Ministry
2011-01-11 09:50:45 UTC
Ciao,
in data 05/01/2010 ho richiesto il trasferimento di un dominio IT
da Aruba ad altro registrar (che per ora non nomino)
Da ieri Aruba ha "rilasciato" il dominio, come confermato dal whois, ma
a tutt'oggi il servizio risulta in attivazione presso il nuovo registrar.
Il dominio non è visibile via browser, non ho accesso al pannello di
controllo, non posso gestire i dns, e, cosa ben più grave, la posta
spedita verso quel dominio va perduta senza che il mittente ne sia a
conoscenza! L'assistenza tecnica non risponde nemmeno. Tra l'altro
predisporre un bounce per le mail mi parrebbe il minimo.
In passato ho trasferito decine di domini (IT e non) e un "black out"
del genere non mi era mai capitato.
Quindi volevo capire se è responsabilità del nuovo registrar o possono
essere problemi indipendenti dalla sua volontà...
Insomma, quali corde posso toccare per sollecitarlo, visto che si tratta
di un dominio aziendale e non posso permettermi di perdere la posta.
m.
in data 05/01/2010 ho richiesto il trasferimento di un dominio IT
da Aruba ad altro registrar (che per ora non nomino)
Da ieri Aruba ha "rilasciato" il dominio, come confermato dal whois, ma
a tutt'oggi il servizio risulta in attivazione presso il nuovo registrar.
Il dominio non è visibile via browser, non ho accesso al pannello di
controllo, non posso gestire i dns, e, cosa ben più grave, la posta
spedita verso quel dominio va perduta senza che il mittente ne sia a
conoscenza! L'assistenza tecnica non risponde nemmeno. Tra l'altro
predisporre un bounce per le mail mi parrebbe il minimo.
In passato ho trasferito decine di domini (IT e non) e un "black out"
del genere non mi era mai capitato.
Quindi volevo capire se è responsabilità del nuovo registrar o possono
essere problemi indipendenti dalla sua volontà...
Insomma, quali corde posso toccare per sollecitarlo, visto che si tratta
di un dominio aziendale e non posso permettermi di perdere la posta.
m.
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"La legge, in Italia, è come l'onore delle puttane"
(Curzio Malaparte)
"La legge, in Italia, è come l'onore delle puttane"
(Curzio Malaparte)